giovedì 5 giugno 2008

Una storia - Scena II



Era un risveglio ormai collaudato. Almeno per tutto il periodo scolastico, a questa celebrazione nessuno disertava, ed il bimbo aveva capito l'importanza del suo ruolo.
Quel giorno, tuttavia, un accadimento venne a disturbare l'equilibrio e la consuetudine.
Successe che, nel lasciar scivolare la caramellina sulla sua mano untuosa, un gabbiano, fiondandosi sui due rituanti - mancava solo che il bimbo indossasse una tiara -, sottrasse il prezioso dono e s'appollaiasse su un passamano li vicino.
Per la veemenza della picchiata, il bimbo rimase spaventato e corse via dalla mamma, inorridito.
Qualcosa di sacro era stato insozzato.
Vide il bimbo piagnucolare e allontanarsi. Non verra' piu', si diceva sconsolato.
Si volto' preso da una rabbia incontenibile, raccolse una pietra e la scaglio' contro il gabbiano, che per tutto il tempo aveva continuato a fissarlo storcendo nervosamente il collo, sorpreso dalla reazione della sua vittima.
-Che vuoi ora!?- esclamo' il pennuto- Io sono come te, prendo cio' che gli altri gettano via. Tu ti accontenti; io no, invece. Arrabbiati con te solo, se ti sei fatto gabbare!"

1 commento:

Salamandra ha detto...

mè e non si aggiorna più?